" pubblichiamo questo intervento dell'Avv. Rolando Dubini di interesse per l'aggiornamento della valutazione dei rischi "
Il Decreto Legislativo n. 135 del 4 settembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre e in vigore dal 10 ottobre 2024, recepisce la direttiva europea 2022/431. Questo decreto modifica le norme del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) per includere nuove misure di protezione dei lavoratori da sostanze tossiche per la riproduzione, che si aggiungono agli agenti cancerogeni e mutageni già regolamentati.
Sostanze Tossiche per la Riproduzione
Le sostanze reprotossiche possono danneggiare la capacità riproduttiva degli uomini e delle donne e influire negativamente sullo sviluppo del feto e del bambino. L'Unione Europea ne ha identificate circa 150, suddividendole in:
Categoria 1A: sostanze che causano effetti negativi documentati sulla salute riproduttiva.
Categoria 1B: sostanze presumibilmente pericolose per la salute riproduttiva umana.
Queste sostanze sono contrassegnate dalla frase di rischio H360, come stabilito dal regolamento CLP n. 1278/2008.
Modifiche principali al Testo Unico sulla Sicurezza
Il Decreto estende le misure di protezione previste per agenti cancerogeni e mutageni anche alle sostanze reprotossiche. Di conseguenza, i datori di lavoro devono ora aggiornare entro il 10 novembre 2024 la valutazione del rischio per includere anche queste sostanze.
Obblighi per le Aziende
I datori di lavoro devono:
1. Identificare la presenza di eventuali sostanze reprotossiche (categoria 1A o 1B) e valutare la possibilità di sostituirle con alternative più sicure.
2. Se non è possibile sostituirle, adottare misure di controllo come:
Sistemi di lavorazione a ciclo chiuso per limitare l'esposizione,
Valutazione dettagliata dei rischi,
Misure tecniche e organizzative specifiche.
3. Realizzare tutti gli altri obblighi previsti, tra cui:
Misurazioni chimiche e biologiche,
Sorveglianza sanitaria,
Registro degli esposti,
Formazione e informazione periodica per i lavoratori.
Queste disposizioni mirano a garantire una maggiore tutela della salute dei lavoratori esposti a sostanze che potrebbero influire sulla riproduzione.
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